Tumore al seno, visita gratuita per donne in difficoltà socioeconomiche grazie al progetto sperimentale: “Insieme per Prevenire”

Il nuovo progetto ideato da Lilt Firenze, Corri la Vita, Acli e Caritas

Tumore al seno, visita gratuita per donne in difficoltà economiche grazie al progetto sperimentale: “insieme per prevenire”
Tumore al seno, visita gratuita per donne in difficoltà economiche grazie al progetto sperimentale: “insieme per prevenire”
Martedì 27 Febbraio 2024, 15:09
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Il nuovo progetto sperimentale di prevenzione per il tumore al seno, "Insieme per Prevenire", nato nel 2022 ha permesso a 129 donne fiorentine in difficoltà socioeconomiche di effettuare una visita senologica in forma gratuita. Tra novembre 2022 e dicembre 2023 le donne di età maggiore a 25 anni e assistite da Acli e Caritas locali, hanno partecipato a questa iniziativa.

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Il progetto

ll progetto (che ha vinto uno dei finanziamenti messi a disposizione da Corri la Vita attraverso il Bando 2022) è nato dopo la pandemia, dopo aver constatato che nell'area fiorentina come in tutta la Toscana, il peggioramento della situazione socioeconomica a carico di gruppi di popolazione che erano già da prima vicini al livello di povertà, ha portato ad evidenti conseguenze per la salute: molte donne hanno rinunciato a fare visite ed esami di controllo.

Il progetto ha cercato di promuovere un nuovo modello per accrescere l'attenzione delle donne alla pratica della prevenzione dei tumori.

Le visite

Le visite senologiche effettuate da un medico senologo coadiuvato da un infermiere, prevedono anche un orientamento alla prevenzione oncologica, ai corretti stili di vita e all'autopalpazione. Non si sono verificate situazioni cliniche particolari che hanno richiesto di indirizzare la donna ad un Centro Senologico per approfondimenti, che comunque erano garantiti in centri senologici di Ispro e dell'area fiorentina. Le visite sono state effettuate dall'equipe Lilt direttamente nei presidi di Acli e Caritas. Per 4 donne il senologo ha richiesto una ecografia di approfondimento che è stata eseguita con un ecografo acquisito nell'ambito del progetto. In tutti i casi è stato consegnato un referto del medico Lilt da condividere con il proprio medico curante.

Alle donne è stata offerta, in modo innovativo, anche una valutazione del proprio rischio ereditario, basato su una griglia validata nella Regione Emilia-Romagna. Per 6 pazienti è risultato un rischio meritevole di approfondimento, da qui il suggerimento di rivolgersi a un Centro di genetica del sistema pubblico per una prima valutazione. Tra chi ha dichiarato di non avere mai aderito all'invito ai programmi di screening oncologico (né che lo esegue spontaneamente), il 40% ha chiesto di essere coinvolta in iniziative di prevenzione primaria: 71 donne hanno espresso interesse per iniziative sugli stili di vita, la nutrizione e la disassuefazione dal fumo.

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