Inviato a Castel Volturno
Rallegratevi: sta per finire tutto. Saranno poco più di 42mila spettatori (virtuali, perché parecchi abbonati non mettono più piede nello stadio da un po’ di tempo) oggi pomeriggio al Maradona, per la prima delle cinque giornate che portano alla fine di questa stagione da incubo, infernale, la peggiore da 15 anni a questa parte. Non si sa esattamente quale sia l’obiettivo: il sesto posto? L’Europa League? O persino evitare la partecipazione alla Conference? Ancora un mese di strazio e poi ogni cosa sarà alle spalle. C’è la Roma di De Rossi, un derby speciale in un pomeriggio di tifo sospeso, con la contestazione che incombe prima della gara e la minaccia di un ritiro punitivo, per un’altra settimana, in caso di risultato negativo. Vietato sbagliare ancora, insomma. Pena (ma è solo una minaccia) la clausura a tempo indeterminato. Un po’ come la storia della porta della stalla che viene sbarrata quando ormai il bestiame è uscito. La linea dura dei due giorni di ritiro anticipato e quella della clausura ha solo peggiorato il clima nello spogliatoio, con i nervi tesissimi e un clima che, in certi momenti, è astato assai burrascoso. C’è l’attesa per una reazione quest’oggi, davanti agli ultrà che domenica a Empoli hanno convocato sotto la curva il capitano Di Lorenzo e poi anche gli altri azzurri. Oggi c’è massima allerta tra le forze dell’ordine, con controlli massicci anche all’ingresso.
Quando è arrivato, Calzona aveva solo due punti di distanza dalla Roma: ora sono sette.
La gara con la Roma lanciatissima di Ddr è l’occasione per provare a rialzarsi, nulla di più. E magari una reazione ci sarà perché non potrà non esserci dopo tutte le chiacchiere di queste ore. Ma la sensazione è quella di una storia già arrivata ai titoli di coda continua a persistere. Quale Napoli vederemo, dopo i due giorni di ritiro, dopo il misero punto conquistato tra Frosinone ed Empoli? Con cinque squadra che andranno in Champions, sarà una ferita gigantesca non qualificarsi. Ma tant’è. Ormai tutto appare compiuto. Compreso il destino di molti.