Sannio, medico Saverio Rossi in pensione: scocca l’ora del turnover

Quarant’anni fa i primi passi da medico di famiglia: adesso sarà sostiutito da un altro camice bianco

Il medico Saverio Rossi (a destra nella foto)
Il medico Saverio Rossi (a destra nella foto)
di Marco Borrillo
Mercoledì 24 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 07:25
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Quarant’anni fa i primi passi da medico di famiglia. Ieri, tra l’altro, ha spento 70 candeline, traguardo importante e prezioso della vita che in questo caso si accompagna a uno ancora più significativo, per ché il dottor Saverio Rossi, sammarchese doc, da oggi potrà finalmente godersi la meritata pensione.

Metterà per un po’ da parte, di sicuro per la prima volta da quando è iniziata la sua missione, il camice bianco, la pesantissima borsa degli strumenti e lascerà dunque - almeno formalmente - lo studio medico associato «San Marco», creato nel 2006 insieme al cugino e collega Giovanni Rossi (noto e stimato medico oltre che ex sindaco del centro pre-fortorino) e al dottor Antonio Barbato (anche lui storico medico di famiglia, sempre al servizio dei suoi assistiti, in pensione dal 2021).

Il dottor Saverio, detto anche «Rino» Rossi, raggiunse il traguardo delle laurea in Medicina e chirurgia, presso la Seconda Università di Napoli, nel 1982. Nello stesso anno l’iscrizione all’albo provinciale dei medici chirurghi. Circa due anni dopo l’inizio di una lunga avventura dal sapore di una missione al servizio della medicina, le prime esperienze «sul campo» e subito il moltiplicarsi del numero di assistiti, ai quali ha dedicato questi quarant’anni all’insegna della professionalità, dell’accoglienza e del supporto prima ancora che della cura. Anni in cui tanto è cambiato, forse anche troppo velocemente, e in cui si sono inevitabilmente si sono susseguiti momenti particolari, anche drammatici, come la recente pandemia, rispetto alla quale, come è noto, lo studio associato ha saputo dare una risposta esemplare grazie alle competenze e alle professionalità dei camici bianchi impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid-19, dalla capacità di creare percorsi facilitati per l’accesso ai tamponi alla rapidità ed efficienza nella cura dei contagiati, passando per le maxi-vaccinazioni antinfluenzali, eccezionalmente organizzate nella tensostruttura.

Iniziative che hanno fatto registrare numeri altissimi e di fondamentale importanza per la gestione dell’emergenza sanitaria. Tutti aspetti che, in qualche modo, confermano il ruolo fondamentale che questo presidio, ormai da anni, riveste nell’ambito dell’assistenza sanitaria della popolazione, garantendo ai cittadini del comprensorio, dove la fascia di popolazione anziana è a dir poco significativa, un’offerta importantissima sia per quanto riguarda l’individuazione e la gestione delle patologie, sia integrandola, in caso di necessità, con i «link» ai presidi sanitari di «secondo livello».

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Lo studio associato, intanto, è già pronto a continuare a garantire la piena efficienza, visto che dopo il pensionamento di Rossi, che come detto segue quello ancora precedente di Barbato (in seguito al quale subentrò il dottore Antonio Mascia, ormai inserito nell’organico da tre anni), dal primo maggio entrerà in servizio anche la dottoressa Lucia Caporaso, anche lei sammarchese doc. Completando così il team dei medici al servizio dell’ampio «paniere» di assistiti. Uno step decisivo che, di fatto, garantirà senza «contraccolpi» la continuità dell’assistenza medica, mantenendo alto lo standard dei servizi erogati a beneficio di migliaia di cittadini dell’areale.

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